home > Responsabilità sociale delle imprese: istruzioni per l'uso
A partire dalla ricerca e dal benchmarking condotti a livello internazionale, abbiamo inaugurato una nuova sezione dagli obiettivi formativi, per offrire ulteriori strumenti alle imprese che desiderano avvicinarsi o approfondire la CSR.
Il carattere di volontarietà della responsabilità sociale d'impresa implica che le imprese si impegnino al di là dei requisiti di legge, ad adottare iniziative in linea con i valori aziendali e che tengano conto dell'impatto dell'attività produttiva sul mercato, il luogo di lavoro, l'ambiente e la società nel suo complesso e che includano gli stakeholders nel processo decisionale relativo alle attività di responsabilità sociale che un'impresa ritiene opportuno adottare. L'impresa che decide di adottare iniziative di responsabilità sociale deve innanzitutto compiere una scelta strategica e valutare se esse siano vantaggiose per l'impresa, siano compatibili con il core business aziendale e se riflettano i valori e le sfide dell'impresa stessa.
La responsabilità sociale delle imprese deve essere intesa come un mezzo per fare bene, e fare contemporaneamente del bene
L'Unione europea si propone di far sì che l'Europa diventi un polo di eccellenza per quanto riguarda la responsabilità sociale delle imprese e ha promosso numerose iniziative quali la European Alliance for Corporate Social Responsibility, una partnership aperta alle imprese per promuovere e incoraggiare la CSR, e l'organizzazione dello European Multistakeholder Forum che offre uno spazio per il dialogo tra stakeholders sugli sviluppi della responsabilità sociale delle imprese.
In Italia, nel 2004-2005 è stato lanciato il Multi-Stakeholder Forum Italiano, e nel 2009 è stato pubblicato un Libro Bianco sul modello sociale futuro centrato su salute sicurezza, pari opportunità, sussidiarietà e occupabilità. Molto rimane ancora da fare: secondo la ricerca RGA Etica o etichetta - Primo report su responsabilità sociale e competitività - nell'ambito della quale è stato elaborato un indice di competitività responsabile basato sugli indicatori del World Economic Forum (WEF) - infatti, l'Italia risulta ventiseiesima su trentuno paesi considerati.
In Piemonte, la legge regionale 34/08 esplicita il forte impegno della Regione Piemonte a favore della responsabilità sociale quale strumento per migliorare la qualità del lavoro, la partecipazione di lavoratori e lavoratrici alla gestione delle imprese, consolidare e potenziare le competenze professionali, diffondere le conoscenze, migliorare la competitività del sistema produttivo, lo sviluppo economico sostenibile, la coesione sociale ed il raggiungimento delle pari opportunità tra uomo e donna.
Il 12 novembre 2009 è stato firmato in Piemonte un Protocollo d'intesa triennale in materia di sviluppo economico e competitività territoriale che sancisce l'integrazione crescente tra le attività di Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte; per dare operatività agli indirizzi del Protocollo è stato definita l'iniziativa CSR Piemonte: un progetto strategico condiviso per il periodo 2010-2013 che si configura come una sorta di Osservatorio Virtuale per coordinare le azioni dei due enti al fine di: ottimizzare tempi e risorse; rafforzare la cultura della responsabilità sociale; studiare forme efficaci di monitoraggio, di indirizzo e di valorizzazione delle buone prassi.
La prima ricerca realizzata nel 2010 da Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte rileva un dinamismo interessante delle imprese piemontesi rispetto alle azioni di responsabilità sociale, ma in Piemonte, dove ci sono 376.513 piccole e medie imprese, che impiegano 1.281.238 persone, l'adozione diffusa di pratiche di responsabilità sociale da parte delle PMI avrebbe un impatto molto elevato.
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